Le opinioni dei bridgisti italiani sui social network

 
 
 

         

 

 

 

   
     

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Salso 13-14 maggio CAMPIONATI COPPIE ALLIEVI
   


Michele Leone

Questo evento prevedeva anche il TROFEO a COPPIE per giocatori di 3a o 4a categoria o N.C. Il tutto per dimostrare che gli allievi sono tanti e stiamo andando bene. In effetti qualche lieve miglioramento c’è stato grazie all'intraprendenza dei circoli, però questo TROFEO non c’entra proprio una fava con il CAMPIONATO ALLIEVI
In pratica un banalissimo torneo mitchell di tre sessioni a cui hanno partecipato 104 coppie: 70 euro d’iscrizione (un aiuto agli allievi bisogno pur darlo!). Nessun circolo si sarebbe permesso di far pagare simili quote d‘iscrizione, soprattutto agli allievi o presunti tali.
Potevano partecipare anche i giocatori di terza categoria (66%). Il bello è che molti giocatori risultano tesserati da sette e più anni, il 10 % addirittura da 10 anni.
Scarsa la presenza dei giocatori NC. 
Fantastico lo specchietto per le allodole sull’assegnazione dei punti FIGB ai partecipanti.. 
Questi i dati di partecipazione:

 

Trofeo a coppie per giocatori di 3a o 4a categoria o N.C.

Categoria

N.
Giocatori

%

3P

42

20,19%

3C

25

12,02%

3Q

40

19,23%

3F

29

13,94%

4P

18

8,65%

4C

16

7,69%

4Q

12

5,77%

4F

12

5,77%

NC

14

6,73%

 

208

 

 

Francesco Ferrari È brutto dirlo visto che Leone scrive solo per far polemica, ma in FIGB l'unico che mostra i dati è lui... Quindi o leggi Leone (quando trova qualcosa che non va) o non si sa mai una mazza

 

Caterina Burgio Vabbe proprio questi dati non sono di certo segreti, le classifiche sono state pubblicate sia sul sito che su bdi online, e ovviamente indicano la categoria di ogni giocatore partecipante. Certo, mancherà un grafico analitico come quello che ha fatto leone ma onestamente non mi sembra un dato così interessante sapere quanti erano 3" picche e quanti nc...

 

Michele Leone Brutto de che? Questa è la realtà.

 

Pietro Martorelli ... campionato allievi BAS, primo anno, secondo anno, terzo anno, quarto anno .... si insiste nel ribadire e sperare sempre e comunquemente nell'istituzione a breve dei vari titoli nazionali anche per .... i fuori corso come me

 

Roberto Madori giusto! ma anche fuori corso under 30 ,over 50, under 63,5 ecc.

 

Marco Macera Propaganda FIGB

 

Michele Leone Caterina chi è il tuo oculista? Cambialo!
Le classifiche sono state pubblicate sul sito e sul bollettino gare ma non indicano le categorie dei giocatori. Manco per i Simultanei e altri campionati - solo per i tornei locali. Mistero federale.
Poi c’è da meditare sul fatto che abbiamo 20 categorie giocatori. A mio parere un’assurdità.

 

Caterina Burgio Quindi Sei andato a cercarti la categoria di ogni singolo giocatore che ha partecipato? Un eroe! Comunque permesso che le categorie sono da rivedere, e non è una novità, davvero non capisco il senso del tuo post. Io a salso c'ero, e ho portato una squadra che si da il caso ha partecipato al trofeo terza categoria (che come hai detto è cosa diversa dal campionato allievi ed infatti era distinto). La squadra era composta da due allievi di terzo anno e da due giovani giocatori molto promettenti che hanno ripreso da poco a giocare; si sono divertiti moltissimo e hanno detto che è stata una bellissima esperienza, che sicuramente li ha invogliati ad avvicinarsi al bridge agonistico. Certo, si può discutere se sia eccessivo fare pagare 70€ di iscrizione a persona, ma hanno pur sempre giocato un campionato con mani presmazzate, bridge mate e uno staff arbitrale preparato, non credo si possa pensare che tutto questo sia gratis (sarebbe invece obbligatoria una quota gratuita per gli juniores).

 

Donatella Buzzatti Aggiungo a quanto detto da Caterina Burgio che mi trova completamente concorde: mi sembra una buona iniziativa per motivare all agonismo. Semmai abolirei i campionati regionali, o al massimo li lascerei come fase eliminatoria per i nazionali: quelli si sono il regno delle Signora Pina che hanno raggiunto a forza di simultanei la seconda fiori e debbono mantenerla partecipando a un campionato. Tutti giochiamo per vincere ma dubito che qcuno di noi si senta gratificato dalla medaglia al campionato regionale. E infine chiariamo la differenza tra i punti allievi, che servono solo per la speciale classifica allievi, e i punti federali che non erano neppure tanti se paragonati a un simultaneo.

 

Michele Leone In 15 minuti ho estratto le categorie dei giocatori. 
Oramai in molti circoli si gioca con le bridgemate. 20 anni fa nel mio circolo si giocavano già le mani preparate… dei mondiali. 
Evidentemente i tuoi amici allievi si divertono solo a SALSO e soffrono quando giocano nel loro club. Che sfiga! 
Notare che la FIGB suggerisce ai circoli quote agevolate per gli allievi. E che fa la FIGB per gli allievi?
Mamma mia! Vuoi dire che a Palermo non avete arbitri all'altezza? 
Visto che insisti, ti segnalo che nei bollettini gara, per giustificare il successo della manifestazione, hanno pubblicato il seguente grafico:

 

 

 

Donatella Buzzatti ti assicuro che non siamo, a Palermo, trogloditi e i ns tornei sono organizzati non dico bene ma quanto meno decentemente. Però i tornei di circolo, quelli che tu ami tanto,, a parere mio ( e di chi va a fare i campionati, partendo dalla mia amica Elia che a 82 anni suonati partirà domani x il societario agli allievi che la settimana scorsa erano a Salso) hanno il difetto che giochi sempre con e contro le stesse persone e alla lunga ti viene anche il desiderio di confrontarti con altri. Comunque Michele Leone tu sei bravissimo nel trovare dati, che poi alle volte interpreti a modo tuo, a scovare notizie e il tuo sito è davvero interessante, ma prima o poi troverai dati anche per imputare alla FIGB anche il riscaldamento globale.

 

Michele Leone Io non ho alcun motivo di dubitare degli arbitri di Palermo – La battuta era semplicemente rivolta a tua figlia e indirettamente a te. 
Io dalla FIGB mi aspetto ben altre cose, non molto di più di quello che ha promesso il nostro Presidente in campagna elettorale. 

 

Luigi Pastore Certo che per gridare "SIAMO CRESCIUTI" occorre una faccia da culo mica da ridere! Si saluta come successo un centinaio di allievi del primo anno che provengono da 350 ASD, vale a dire un allievo ogni 3 ASD e mezza! Poi bisogna depurare il dato dai campionati di terza e quarta categoria e poi ringraziare quelle ASD virtuose che incredibilmente pagano ai loro allievi tessera ed iscrizione ai campionati....

 

 

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13-05-2016 Argomento: CAMPIONATO ALLIEVI COPPIE/SQUADRE LIBERE (Salsomaggiore dal 13 al 15 maggio)
   

Laura Tidone

Bergamo

Un augurio a tutti gli allievi che, da domani, si batteranno a Salsomaggiore. E grazie a tutte le ASD che, da qualche anno, stanno investendo capitale umano e risorse economiche al limite delle loro forze. Corsi gratuiti, istruttori che lavorano gratis, ASD che pagano le quote annuali agli istruttori, decine di volontari, contributi, se necessario, per l'iscrizione ai campionati. Questa è la nostra festa.

Cuter Angela Tanto di cappello a questi volontari ,istruttori che devono avere tanta passione e pazienza oltre al tempo , ancora complimenti

Luigi Pastore Peccato siano assolutamente sole in questo lavoro.

 

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09-05-2016

Argomento:    DOPING & CHEATING
   

Lecito tornare alle gare? (e-mail di Eugenio Bonfiglio) -
http://www.scuolabridgemultimediale.it/…/Doping-e-cheating.…

 

Debora Paternesi È molto delicata la similitudine. ... una cosa è assumere sostanze x migliorare la prestazione fisica ( cosa deplorevole ovviamente ) altro è elaborare un complesso sistema di segnali x barare.... nel primo caso prima o poi vieni scoperto con un'analisi del sangue al primo sospetto nel secondo se apporti variazioni se non esageri e se magari ogni tanto cambi compagno è molto più difficile essere " beccato".
Mah non so....la questione è sicuramente interessante da discutere. ..e fa riflettere.


Paolo Treossi La cosa che mi fa riflettere è che tre anni di squalifica nell'atletica sono una fetta importante di carriera, tre anni nel bridge sono un'attimo...


Debora Paternesi Soprattutto perché non sono proprio due "sport "equiparabili. ... 50 km di marcia non sono certo comparabili con un campionato...anche se mondiale .


Pierino Dato Il problema è che chi ha assunto doping in passato, ha modificato il proprio organismo, per questo ha migliorato le proprie prestazioni sportive. Il dubbio è che lo sport tutto, oggi come oggi esprima prestazioni incredibili che dubito fortemente che molte possano essere naturali. Una volta che si usa il doping il corpo cambia per sempre. Il fisico ormai è diverso: i tendini sono più forti, i muscoli anche.
Purtroppo le regole vigenti permettono il reintegro alle gare; Chi viene trovato positivo, e scontata la relativa squalifica, può tornare a gareggiare, ma se dovesse sbagliare ancora, resterà fuori per sempre dal mondo dello sport.
Quanto sopra riguarda gli sport fisici, muscolari, di precisione, ecc.ecc, sport olimpici per capirci. Per il bridge è tutta un'altra storia…….


Pulga Ruggero Il doping é reato perché dai tempi di Simpson fu dichiarato troppo pericoloso per la salute , Se non fosse stato per questo non ci sarebbe nulla di illecito nel migliorare il proprio fisico. Ai tempi di Coppi e Bartali le " bombe" erano ben consentite, un po' come la sciolina . Diverso é barare a bridge nei vari modi possibili e "consentiti" dalle salvaguardie ancora insufficienti e dagli arbitri ignavi. I segni come effetto finale assomigliano in vero al doping, ma contravvengono le regole del gioco, cosa che di per se il doping non fa. Poi esistono cose ben peggiori come comprare e vendere le mani, scambiarsele nelle toilettes, comprare e vendere le partite ecc. Tutto questo è punibile come avviene negli sports dove le cose vanno allo stesso modo. ma il bridge conta poco e non si sprecano indagini e procure. Manca quindi sempre nel bridge la certezza del reato e "Dei delitti e delle pene" perché il Beccaria non giocava. Alla fine solo i reo confessi che invece dimostrano almeno onestà intellettuale sono oggettivamente punibili. Ma questa non é certamente giustizia..


Eugenio Mistretta Beh in Italia si sono visti casi di riammissione, anche in nazionale, dopo una squalifica e non mi pare ci sia stata mai una sommossa. Che si tratti di farsi i segni o altri imbrogli non credo ci sia differenza e, personalmente, non vorrei dei condannati a rappresentarmi. Ovviamente le condanne devono essere definitive e non "campate in aria"...
Intelligenti pauca

 

Remo Visentin Totalmente d accordo. La prima volta sanzione pesante, alla seconda radiazione

 

Enrico Guglielmi La pena deve tendere alla riabilitazione, e una volta scontata sarebbe ingiusto e discriminatorio negare a un ex-condannato un suo diritto. Pertanto potranno riprendere a giocare e se lo meriteranno potranno tornare in nazionale. Ma attenzione alle implicazioni etiche di questo verbo: Schwazer ha confessato, ha ammesso di aver sbagliato, ha scontato una pena severissima, ha risalito la china a testa bassa sottoponendosi umilmente a test draconiani ed è in pratica diventato un testimonial dello sport pulito. Il messaggio sincero e chiarissimo che sta trasmettendo oggi è che ce la si può fare anche senza barare. Non ho alcuna obiezione morale a essere rappresentato da un uomo di questo genere, e domenica ho tifato per lui. Venendo ai Fantunes, abbiamo una prima condanna che deve essere confermata; ma se così avverrà, confermando le impressioni che l'intera comunità dei bridgisti ha avuto all'esame dei filmati, è chiaro che meritano una condanna severa ed esemplare. Tre anni di squalifica lo sono? Ne dubito fortemente. Per un marciatore come Schwazer un quadriennio olimpico significa un terzo di carriera incenerito; per un bridgista, che può "prendere" anche oltre gli ottant'anni, ne è una piccola frazione. Sinceramente il messaggio che ne esce, raffrontando questo buffetto agli onori e soprattutto agli ori accumulati, è che forse il gioco è valso la candela: e non è molto edificante, via. Siamo molto lontani da Alex, e considerando l'evidenza fin qui negata possiamo dire che l'argomento della riabilitazione morale non sia da loro nemmeno stato preso in considerazione. Quindi mi pare almeno prematuro intavolare la questione.

 

Niccolò Fossi ma poi io fra confessione(del marciatore) e minacce di denunce a chi ha tirato fuori sta vicenda del bridge vedo una grande differenza di comportamento...

 

Remo Visentin Sono assolutamente d accordo Enrico

 

Franco Garbosi D'accordo. A patto che un'eventuale ricaduta venga adeguatamente punita.

 

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05-05-2016

Argomento: IN QUANTI SIAMO                                                                                            Altri grafici PDF     
   


 

Alberto Giovanni Gerli Con pesante calo degli agonisti

 

Luigi Pastore Strano...eppure le promesse elettorali erano state mantenute tutte...

 

Pietro Martorelli .... a noi agonisti ci trattano come polli da spennare a poco a poco ci stanno selezionando non per qualità tecnica ma per censo ... fra poco pretenderanno che facciamo pure le uova, possibilmente d'oro ... per fare una cencia di selezione a coppie miste occorrono solo di iscrizione un pizzo di 100 euro a cranio e due pernottamenti oltre costi di trasferimento, quota tessera e compagnia bella .... questo solo nella prima fase ... più che una prova di selezione di bridge ... una prova di indefessa disponibilità di tempo e di risorse finanziarie ... manco ci fosse da far cassa per una nuova faraonica consulenza .... se questo è sano agonismo ....

 

Pulga Ruggero L'Esistenza di tessere come ordinari, allievi, amatori ?, sono un serio ostacolo alla promozione del bridge. Se avessi dovuto i pagare una tessera federale per giocare a tennis nel torneo giallo, o per prendere lezioni, un'altra per andare a lezione di ballo dove c'era quella che mi piaceva, una terza per sciare nelle piste rosse e nere, magari una anche per giocare a biliardo o a ping-pong nei tavoli regolamentari, una per nuotare in piscina, ma ce ne vuole una diversa per la canoa. Se perché invitarono in barca a fare un triangolo fossi dovuto diventare agonista FIV.... . Fortunatamente nei tornei di una volta non esisteva la tessera federale e solo chi lo voleva era iscritto alla Federazione. Così abbiamo incominciato a frotte. Uno su dieci si é appassionato ed ha continuato fino a diventare appunto un iscritto, uno che va in giro a fare gare, cioè un agonista, Ma quale dei dieci ? Probabilmente non lo zio di quell'unico che oggi apprezza che per incominciare un nuovo gioco di carte bisogna per forza iscriversi ad un corso, e alla Federazione e poi ci vuole l'arbitro.... E forse anche Lauria sarebbe stato fra i nove che avrebbero rinunciato.

 

Luigi Pastore La tessera deve essere unica a 40 euro, nessun forfait, l'iscrizione ad ogni campionato costa 20 euro, punto e basta. Per gli allievi ci sono due soluzioni, o quella di Pulga che in pratica non li tessera per tre anni o la mia che ritengo più accattivante che li tessera gratuitamente nello stesso periodo. Il bridge è un gioco che richiede una lunga incubazione: è una bestemmia economica mungere un principiante appena si iscrive e magari aver pagato una costosa campagna pubblicitaria per invogliarlo.
Eugenio Mistretta Fin quando ci saranno i drogati di punti non cambierà nullaLuigi Pastore


Luigi Pastore I drogati vanno disintossicati, di fatto il bridge è l'unico gioco in cui non è possibile fare competizioni di categoria.

 

Niccolò Fossi ci sono piu prime categorie che seconda.....curioso

 

Pulga Ruggero Le categorie - comprese quelle più alte dipo G.M. - non rappresentano la qualità del giocatore, ma la sua fidelizzazione ai campionati regionali, nazionali e internazionali. Quando negli anni sessanta-settanta le categorie erano serie c'é stato il massimo del consenso verso il bridge. Non credo che i punti richiamino le persone al bridge. Dalle mie parti, anzi. Spesso chi è " classificato" é addirittura deriso da chi non é iscritto e fa partita , magari con i campioni mondiali . Benvenuti loro se partecipano, stile " Mi piace battermi con quelli più grossi perché quando cadono fanno più rumore" Il buono, il brutto e il cattivo.

 

Michele Leone E’ ovvio che la 1a picche sia così numerosa perché raccoglie tutti quelli che arrivano da dietro e non offre sbocchi... è un cul de sac... una strada chiusa dove tutti si intasano senza possibilità di uscire... che poi ci si arrivi con una certa facilità è un altro discorso. 
La 1a picche è il punto di arrivo e… di non ritorno poiché costringe i giocatori a fare molti simultanei per mantenerla. E’ questo il meccanismo-truffa che alimenta i simultanei GP, mondiali & Youth.
Vi sono anche molti bravi giocatori che non fanno simultanei e solo qualche campionato che sono retrocessi nelle categorie inferiori.

 

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05-05-2016

Argomento: PREMI NEI TORNEI                                                                                  Per ulteriori dettagli vai in Facebook
   


Maurizio Di Sacco I premi non ci sono praticamente da nessuna parte, e nessuno gioca per quelli. La speranza di fare pari ce l'hanno solo gli scommettitori accaniti, non chi gioca per il piacere di farlo, come dimostrano i campionati. Se vuoi bridge solo competitivo, non sono i festival dove lo troverai, né puoi pensare di ottenerlo alzando l'iscrizione per premiare i migliori: i più deboli si sentono tassati a vantaggio di questi ultimi, e non gradiscono. I giocatori migliori devono smettere di pensare di poter giocare tra di loro mentre qualcun altro paga per questo. I professionisti, ovunque, non vivono certo di premi, ma di ingaggi

 

Vincenzo Serino Continuo a non capire tutta questa cagnara su premi che definire ridicoli è un eufemismo.

 

Francesco Ferrari Premi zero interessa di più chi organizza e deve fare tornare i conti rispetto a chi finanzia il tutto partecipando

 

Francesco Ferrari Nessuno si muove per i premi, solo i professionisti giocano a bridge per i soldi e anche facendomi ospitare a dormire e arrivando quinto in un torneo come Montegrotto, oramai il più grande italiano, non fai pari con benzina e pasti. I premi sono un incentivo per tutti tranne per chi organizza, sono la soddisfazione del provare a fare del proprio meglio, premiano il primo del girone Q invece del nono del A oltre a tutti i premi speciali esistono proprio per questo. Se a Milano arrivavi sestultimo ti ridavano il prezzo dell'iscrizione, questo faceva si che lottassero anche gli ultimi e ai divertissero anche gli ultimi.

 

Laura Tidone tralasciando le grandi manifestazioni, quando ho sottoposto ai miei Soci il questionario per l'eventuale abolizione dei premi, c'è stato un plebiscito di no. La motivazione? Da noi, nella quota di iscrizione, si devono pagare FIGB e Arbitro, nei circoli non federati si paga molto meno e tutto o quasi va in premi. Devo anche dire che ho appena consegnato i CUD a tutti coloro che avevano vinto almeno un premio: forse non c'è neppure un Socio che non si è piazzato almeno una volta nell'anno. A fronte di una quota così elevata di iscrizione, è un piccolo contentino. Temo sia difficile far cambiare questa abitudine consolatoria

 

Maurizio Di Sacco La FIGB ha perso soci ed affiliati non a causa dei premi, ma perché ha dato l'immagine di predatrice in cambio di niente. E' questo che va cambiato

 

Maurizio Di Sacco Senza qui dire se sia giusto ho sbagliato: questa è stata negli anni la sempre crescente percezione, da Nord a Sud. Adesso persino a Pisa c'è un circolo non federato (dal primo di gennaio), a Livorno quattro, ed è sempre peggio ovunque.

 

Vincenzo Serino Io invece credo che la disaffezione sia dovuta al fatto che la politica figb ha causato un atterramento dell'entusiasmo.

 

Maurizio Di Sacco Questo è un argomento da discutere in dettaglio, ma quello che è certo è che l'impressione generale è quella.

 

Niccolò Fossi incredibilmente sono d accordo con maurizio su tutta la linea e maurizio non dice nemmeno(come invece penso io) che i premi sono uno dei motivi principali per la mancanza di fairplay al tavolo che poi si trasforma in arroganza e maleducazione che poi allontana i neofiti....

 

Arcangelo De Leo Non è sempre vero quanto dici. Io ho visto prendersi quasi a botte due coppie all'ultima mano di un torneo in cui entrambi stavano facendo meno del 40%.

 

Giorgio Zanardi Alfredo Versace: E aggiungo: è ora di abolire i premi in denaro, come all’estero è già avvenuto da vent’anni! Il mondo è bello perché è vario.

 

Maria Rachele Di Domenico Laura ricordi quando abolimmo i premi per i Gran Prix in via Tasso? Molti preferirono emigrare a Milano in via Doria dove si vincevano 15 gr. di funghi secchi😳


Pulga Ruggero Forse abito una landa diversa. Da noi con il direttore e i punti della Federazione si fanno max quattro o cinque tavoli. Senza entrambe le cose ma con i premi i tavoli si moltiplicano. In città come le mie esiste un solo circolo FIGB e almeno due o tre circoli non FIGB che fanno regolarmente il doppio dei tavoli del primo. In comune hanno che tutti sono frequentati quasi esclusivamente da anziani.

 

Maurizio Di Sacco All'estero è normale ovunque vedere caffè e dolcetti a disposizione di tutti, durante e dopo il torneo. Io proporrei anche momenti di convivialità, come una bella spaghettata,e cercherei di inziare prima.

 

Maurizio Di Sacco Noi abbiamo bisogno che la gente abbia piacere di stare nei nostri circoli  Vincenzo. Le competizioni sono un'altra cosa.

 

Arcangelo De Leo Per i premi non dovrebbe essere un problema. Se un circolo ritiene di mantenerli, li tenga. Se un circolo ritiene sia più conveniente toglierli, li tolga. E' l'obbligare ad adeguarsi che non . Se qualcuno ha bisogno che gli altri si adeguino alla sua scelta, significa che la sua scelta sarebbe perdente senza unanimità.

 

Francesco Ferrari Buon per voi. Va detto che chi fa i Gp sono i piû propensi a farsi spennare, pagano per avere tanti punti rossi, contenti loro...

 

Arcangelo De Leo Ne sono contento. Dimostra che ogni circolo può scegliere di fare ciò che vuole senza dover obbligare altri ad adeguarsi. In effetti sarei contento se tutti i circoli migliorassero  facendo ciò che va meglio alla loro utenza. Non vorrei invece che si puntasse ad esportare certe scelte in altri posti dove l'utenza non ne sarebbe contenta e rischierebbe di chiudersi in casa a giocare in BBO.

 

Arcangelo De Leo Ma già oggi chiunque può provare senza chiedere il permesso a nessuno credo. E poi può anche renderlo definitivo se va bene a tutta l'utenza. E va bene anche suggerire di provare e pubblicizzare certe scelte. Purtroppo molti vorrebbero però imporre questa scelta anche a quelle Asd la cui totalità dei soci non sarebbe d'accordo. Nella gestione di un gioco, l'imporre un qualcosa a tutti, o per scelta di pochi o anche per scelta della maggioranza, non porta nulla di buono.

 

Maurizio Di Sacco Altro che rilanciare il bridge agonistico: qui si tratta di rilanciare i circoli, perché sono quelli la linfa vitale della federazione.

 

Luigi Pastore Malgrado il centinaio di interventi nessuno ha toccato il focus del problema. Qui non si tratta di premi o non premi (questo deve essere pertinenza e scelta di ogni circolo). Il problema è quota FIGB o non quota FIGB. Perché, cari signori mi va bene che se ci sono normalmente premi per un 50% qualora vengano aboliti anche l'iscrizione DEVE SCENDERE DEL 50%. Ed invece sentiamo che a Roma dove fanno il simultaneo GP si pagano 6/8 euro per un simultaneo senza premi. Qui, come prima per le statistiche occorrono robuste iniezioni di matematica, perché solo un fesso può credere che i risparmi siano proporzionali. La verità è che qualcuno deve raschiare il fondo del barile e siccome le ASD sono in eguale miseria, l'unica soluzione è quella di dividersi il bottino.

 

Luigi Pastore In prospettiva tutto verrà diviso tra ASD e FIGB perchè ogni altra tariffa è altissima e l'unico punto dove di può mordere è l'abolizione di premi.

 

Pietro Martorelli .... così facendo invece di sopprimere i costi e gli sperperi ingiusti e ingiustificati del ns apparato dirigente si arriverà a sopprimere definitivamente la qualità del ns bridge ...

 

Luigi Pastore Intanto bisogna rassegnarsi a diminuire i costi e oltre ad occuparsi di tornei di alto livello come fa Maurizio bisogna anche e soprattutto guardare il piccolo base indispensabile per crescere. Io ho organizzato per 7 anni di fila il Busacchi torneo a IMP (novità per l'epoca) dal 1995 al 2001, non sono mai sceso sotto i 40 tavoli, ho dato il 95% di premi e non ho mai avuto uno sponsor tranne la sede sempre in alberghi che si accontentavano di 35/40 coperti. Certo non c'era la pletora di manifestazioni di adesso ma i numeri dei soci (unico parametro che conta) erano in crescita. Quindi, chiunque si proponga, se intende mantenere l'attuale numero dei campionati, l'attuale sede, gli attuali consulenti non andrà da nessuna parte.

 

Pierino Dato Recentemente si sono elevate voci tendenti all’azzeramento dei premi nei tornei.Prima un sondaggio promosso dalla figb tra le asd……….respinto al mittente.
Poi Alfredo Versace, che in una recente intervista dice:  “ è ora di abolire i premi in denaro, come all’estero è già avvenuto da vent’anni!”
E Maurizio Di Sacco dalla Turchia si libra con: “ I premi non ci sono praticamente da nessuna parte”  
Mah secondo il mio modesto parere non esiste torneo senza premi ai migliori in classifica. Non mi sognerei mai di andare ad una manifestazione dove si paga una iscrizione e alla fine ai vincitori stringono la mano e stop.
Qui di seguito alcuni esempi di manifestazioni in Europa e Russia dove elargiscono premi:                      

Penso che se continuo la ricerca l’elenco è lungo…….

E’ chiaro che i professionisti del bridge propinano la ricetta dei non premi. Credo che sia i top player, ma quelli che hanno uno sponsor non ricchissimo, non si ricordano l’ultima volta che hanno aperto il portafoglio per pagarsi i costi di iscrizione, di trasferta, albergo,  bar e ristoranti.  E poi andare a giocare per la bellezza del gioco dove trovi anche tanti cretinotti, ignorantoni, incapaci, stronzetti e coglionazzi e paghi un’iscrizione in manifestazioni senza  premi di classifica per far solo contenti gli scarsoni e le “categorie” di cui prima…..tanto vale andare alla bocciofila,  ad un dopolavoro o in parrocchia a giocare a ping pong e calciobalilla………                                 

 

Maurizio Di Sacco Forse faresti meglio a documentarti prima da dove vengono quei premi. La Slava Cup è organizzata dagli amici di un defunto, i quali si auto tassano, e raccolgono fondi appositamente. Montecarlo è interamente frutto del portafoglio di Pierre Zimmermann. Il German Trophy è pagato da una banca.

 

Pierino Dato come al solito mi devo documentare e informare meglio............secondo te. Ma lo intendi che chi partecipava in massa negli anni 80-90 e 2000, ora partecipa meno o non partecipa + è anche perchè si è rotta i cosidetti di pagare vacanze anche a chi non fa una emerita m.....a o lavora il minimo sindacale, o ad arbitri incompetenti, a dirigenti che messi nei comitati denominati pomposamente d'onore che vanno in giro a spese degli utenti, a commissari tecnici che anche se fanno flop non si dimettono e poi cosa sta diventando il bridge? uno sport geneticamente modificato dove i ladri rimangono tali (normalmente anche in flagranza di reato molti arbitri si girano dall'altra parte) la giustizia sportiva è ridicola. E dove la massa dei partecipanti riscalda solo le sedie......

 

Maurizio Di Sacco Questo non c'entra una beneamata m. con i premi

 

Maurizio Di Sacco Sai bene che sugli altri argomenti sono in pieno accordo

 

Pierino Dato a no? ma se una parte dell'iscrizione paga le vacanze ai soliti noti quanto NON RIMANE nel montepremi............svegliucci...neh.

 

Maurizio Di Sacco Se ti fa piacere controlla pure: esistono altri tornei, ancora più ricchi di quelli cha hai citato (la Yeh Cup ha una prima moneta di 100.000 dollari, niente meno), ma in nessuno di questi i premi vengono dall'iscrizione, e sono per il 90% ad inviti

 

Maurizio Di Sacco Per quanto riguarda pagare le vacanze ai soliti noti, dovresti sapere che per me rimarrebbero a casa a guardare la televisione.

 

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05-05-2016

Argomento: POSIZIONE NEL MISTO                                                                      Per ulteriori dettagli vai in Facebook
 

 


Niccolò Fossi

Avete letto che le posizioni nel misto non sono piu fisse? Sono tristissimo

 In pratica le donne non devono piu sedersi in sud ed est ma dove vogliono<

 

Delibera CF n. 15/2016 del 30 aprile 2016
Il Consiglio Federale, vista la documentazione presentata, delibera di modificare gli articoli 2, primo comma, e 17, sesto comma, del Regolamento Campionati FIGB adeguandoli alle norme internazionali, che oggi prevedono che nei Campionati Misti le donne non hanno più l’obbligo di sedere in Sud e Est, ma possono sedersi liberamente.

 

Aldo Gerli A ostenda già era così

 

Paolo Treossi Non mi piace, si perde il senso del Misto... (se ne aveva uno!!!)

 

Michele Leone Ma no, è solo un’applicazione della legge sui diritti civili. Quei sipari…

 

Maurizio Di Sacco Io sono membro della commissione (Rules and regulations) che scrive quei regolamenti, e mi sono astenuto in entrambi i casi. Non ho una posizione precisa, espressione azzeccata nella circostanza.

 

Leonardo Fruscoloni Anche per la ACBL la posizione é casuale...

 

Carlo Totaro io temo invece che si inventeranno anche i campionati gender

 

Maurizio Di Sacco Il bridge è già inserito nei giochi olimpici gay. E' stato presente sia in Sudafrica otto anni fa, sia a Copenaghen nell'ultima edizione.

 

Michele Leone Non vedo il Bridge- Il programma 2014 prevede: il 27 giugno la gara di freccette omofobe, usando come obiettivo le sagome di Giovanardi e Putin; il 4 luglio una partita di calcio tra gay e lesbiche; l’11 luglio la corsa nel condom (variante di quella nei sacchi); il 18 luglio il drag wrestling e salto in alto col tubino, oltre al lancio della borsetta; l’1 agosto sarà il turno della raccolta di saponetta; il 15 agosto il “palo della Luxuria”; il 22 agosto la gara di lotta lesbica; il 5 settembre gara di twerking, vogueing e la corsa sui tacchi; il 12 settembre la conclusione con la consegna dei premi.

 

Carlo Totaro la corsa nel condom dovrebbe essere divertente

 

Laura Tidone che qualcuno faccia outing per l'edizione del 2018  https://gaygames.org/wp/sport/sports-program/list-of-sports/

 

Federico Iavicoli Gli uomini non facessero tanto i fighi. Il 90% brancola comunque nel buio. Giusto così.

 

Maurizio Di Sacco A me sembra sessista il testo della nuova norma: "le donne non hanno più l’obbligo di sedere in Sud e Est, ma possono sedersi liberamente.". Come se le donne fosse le uniche ad avere obblighi, e gli uomini no Emoticon smile Forse :"i giocatori non hanno più l'obbligo di occupare uno specifico punto cardinale nell'ambito della propria coppia, ma possono invece sceglierlo liberamente" sarebbe stato meglio.

 

Tiziano Di Febo Sì ma se uno preferisce stare sempre dalla parte della donna (o dell'uomo) e cambia posizione di volta in volta, lo può fare? E se la sua esigenza si contrapponesse a quella (opposta) dell'avversario, come si risolverebbe il contenzioso? Urge regolamentazione (che di sicuro già esiste e mo' Maurizio ce la spiega...) Emoticon smile

 

Maurizio Di Sacco Esiste, ed è niente meno che un Articolo del Codice di Gara (5A): ARTICOLO 5 - ASSEGNAZIONE DEI POSTI
A. Posizione di partenza
L’Arbitro assegna una posizione iniziale di partenza ad ogni concorrente (individuale, coppia o squadra) all’inizio di una sessione. Salvo indicazione contraria, i componenti di ciascuna coppia o squadra possono decidere di comune accordo quale specifico posto a sedere occupare fra quelli a loro destinati. Una volta scelto un punto cardinale, il giocatore può cambiarlo, nell’ambito della stessa sessione, solo a seguito di istruzioni dell’Arbitro o con il suo permesso.
 

 

 

 

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