Nonostante negli ultimi anni il popolare gioco di carte abbia
registrato una flessione continua ad essere diffusissimo in
tutta Italia così come conferma a Ign il presidente della
F.I.G.S. Sebastiano Di Paolo.
L'ondata
dei videogame non ha sommerso uno dei giochi di carte più
antichi e popolari: lo scopone scientifico. Parola di
Sebastiano Di Paolo, presidente della
F.I.G.S., Federazione Italiana Gioco Scopone, che
asserisce quanto il gioco sia largamente diffuso su tutto il
territorio italiano nonostante si sia
registrato negli ultimi 10 anni "un calo del 25% dei giocatori".
"Solo la F.I.G.S. conta oggi circa 1.500 iscritti - dice Di
Paolo a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos - ma bisogna
calcolare che in Italia sono circa centinaia di migliaia gli
appassionati 'scoponisti'". I giocatori
che si iscrivono ai tornei si sono però ridotti:
"erano circa 80 prima del 2000, oggi sono 56". La diminuzione è
avvenuta per due ragioni, come spiega Di Paola: "sia per
mancanza di un ricambio generazionale,
sia per defezione verso il Burraco che promette premi in denaro
mentre lo scopone laurea i campioni solo con una medaglia
d'oro".
"In Italia ogni anno - continua il presidente della F.I.G.S. -
vengono organizzati almeno 15 tornei
nazionali federali dalle associazioni regionali,
oltre ai campionati interni. Tra i 15 due, organizzati dalla
Federazione stessa, aprono e chiudono la stagione annuale di
gioco. L'inaugurazione è di solito in primavera e
per il 2008 è prevista a Taormina nel
periodo tra il 25 e 27 aprile. Mentre la chiusura
cade a gennaio, intorno all'Epifania".
Comunque, sono tante le iniziative da
parte della Federazione per ridurre le distanze con
il mondo di Internet e dei giovani. A cominciare da un suo
intervento nel sito di giochi on line Ludonet, dove appunto la
F.I.G.S. ha partecipato alla stesura per le regole di
comportamento dei giocatori virtuali creando una sorta di
osservatorio on line dello scopone scientifico. In futuro invece
c'è - una volta raccolti i fondi -, il progetto di un sito della
F.I.G.S. "sulla falsariga di Ludonet".
Non solo. Di Paolo annuncia che tra le
iniziative c'è anche quella di far entrare lo scopone
scientifico nelle scuole e nelle università: "E' in
stesura un protocollo d'intesa con il ministero dell'Istruzione,
visto che lo scopone scientifico è un gioco, che al di là della
sua cultura, è aggregante e socialmente utile per i ragazzi". In
cantiere c'è anche la scrittura della Storia dello Scopone, con
la collaborazione di Sergio Bonanni, e l'organizzazione a Roma
di un convegno sull'argomento.
Di Paolo definisce lo scopone un gioco "che non conosce
distinzione di classe". Fin dai suoi esordi (collocabili ancor
prima del 1750 quando Chitarella, forse monaco napoletano, ne
scrisse le regole ancora vigenti) ad oggi il gioco ha unito
giocatori di rango sociale diverso. "Lo
scopone è trasversale da vari punti di vista", in
primis perché appunto "supera religioni, razze e distinzioni
sociali. E' quindi un gioco democratico",
poi perché "la sua diffusione è omogenea, non c'è una regione
italiana -spiega Di Paolo- dove non si giochi a scopone.
Si gioca persino fuori dai confini
nazionali. Recentemente abbiamo organizzato il primo
torneo in Baviera a cui hanno partecipato anche stranieri, in
larga parte austriaci e svizzeri".
Tratta da: Adnkronos/IGN -
Roma, 13 ottobre 07